Mastering Audio: cos’è e a cosa serve

mastering audioIl Mastering è una fase molto importante e delicata della post-produzione audio. Ma che cos’è il Mastering Audio? É davvero cosi importante?

In questo articolo cercherò di rispondere a queste domande. Ti spiegherò cos’è il mastering e quali solo le fasi da seguire per effettuarlo al meglio.

 

Cos’è il Mastering

Il mastering è la fase finale del processo di creazione di un’opera musicale che consiste nell’ottimizzazione del singolo brano o dell’intero album, di modo che venga riprodotto correttamente su qualsiasi dispositivo come smartphone e casse bluetooth. Il master finale, ovvero il file audio, verrà poi distribuito in formato digitale WAV e MP3, o stampato su CD fisico e Vinile.

Lo scopo del Mastering è quello di correggere eventuali problemi come clicks, sibilanti e distorsioni, bilanciare e migliorare il suono generale, e portare le tracce al volume corretto per la commercializzazione su CD, Vinile e per lo Streaming su piattaforme come Spotify, Deezer, Apple Music ecc.

Un tempo il mastering poteva essere svolto solamente in studi professionali dedicati, ma oggi, grazie alle nuove tecnologie, è possibile fare il mastering dei propri brani completamente In The Box nel proprio home recording studio.

Quali plugin servono per il Mastering?

Negli ultimi anni sono nati diversi plugin, ad un prezzo accessible, ideati esclusivamente per la fase di mastering. I plugins più diffusi sono quelli di iZotope, Waves, FabFilter e UAD.

Ma il Plugin di Mastering più popolare, e affidabile, è sicuramente iZotopeOzone 8, disponibile in 3 versioni: Elements, Standard e Advanced.

izotope ozone dynamic eq

L’importanza del Mastering

Come abbiamo detto in precedenza, il Mastering è lo step finale prima della pubblicazione. Per questo è l’ultima possibilità che abbiamo per correggere i difetti e apportare i cambiamenti che vogliamo. In questa fase è importante controllare e analizzare accuratamente il materiale audio, per evitare spiacevoli sorprese dopo che il brano è stato pubblicato.

Le fasi del Mastering

Durante il Mastering vengono utilizzati Equalizzatori, Compressori, Stereo imagers, Limiter e molto altro. Questi vengono utilizzati in diverse fasi del processo di mastering. Di seguito vediamo nel dettaglio quali sono queste fasi e in cosa consistono.

1. Analisi 

La prima parte del processo di mastering è bene dedicarla interamente ad ascoltare attentamente il tuo brano/i e analizzarlo/i per individuare gli elementi da correggere e migliorare nelle fasi successive. Analizzatori di spettro e analizzatori della stereofonia sono fondamentali in questa fase per un controllo accurato del materiale audio, e per individuare problemi di fase, click, sibilanti e altri errori. Ne esistono moltissimi in commercio, anche gratuiti, ma uno dei più interessanti è Tonal Balance Control di iZotope.

tonal balance control

2. Correzione errori

Questa fase è dedicata alla correzione degli errori individuati nella fase precedente. I problemi più comuni in cui ti puoi imbattere sono:

  • Clic digitali 
  • Cancellazioni di fase
  • Spettro sonoro sbilanciato
  • Sibilanti
  • Compressioni eccessive
  • Distorsioni 
  • Mancanza di dinamica 

Ciascuno di questi può essere risolto, o almeno limitato, utilizzando diversi plugins come De-esser, De-clicker, Compressori multibanda, Equalizzatori dinamici ecc. Nonostante esistano plugin estremamente precisi ed efficaci, è sempre meglio effettuare queste correzioni in fase di Mix, per poter agire sui singoli strumenti interessati.

3. Compressione ed Equalizzazione

La fase più creativa del processo di mastering è quella dedicata all’uso di compressori ed equalizzatori per modificare e migliorare il segnale a nostro piacimento. Nonostante non ci siano regole precise, è buona norma effettuare modifiche leggere, in quanto il brano è già stato trattato abbondantemente in fase di mixing.

Durante il mastering infatti non ci si concentra solo sul suono generale ma anche sui dettagli utilizzando i diversi processori di segnale per modifiche di fino. 

4. Saturazione e Distorsione

Utile per rendere il suono più “pieno” e “analogico”, la distorsione armonica è un’elemento che puoi sfruttare in fase di mastering per migliorare il suono generale. Attraverso plugin come Distorsori ed Exciters, puoi emulare la saturazione introdotta dalle consolle analogiche o dai registratori a nastro per aggiungere interesse al brano.  

5. Mid/Side

Durante il processo di mastering la stereofonia è un’elemento fondamentale che deve essere sempre tenuto sotto controllo. Per poter agire sulla stereofonia, esistono moltissimi plugin mid/side che ci permettono di modificare solo la parte Mono o solo la parte Stereo del segnale, di modo da poter ampliare o restringere l’immagine stereo. 

Come abbiamo detto all’inizio dell’articolo, lo scopo del mastering è quello di ottimizzare il brano affinché suoni bene su qualsiasi dispositivo e la compatibilità mono è essenziale per far si che ciò avvenga. Per compatibilità mono si intende la capacità di un brano di essere fruibile anche se ascoltato in mono. Per controllarla ti basterà mettere in mono il master su cui stai lavorando, e verificare se vi sono problemi di fase, o se alcuni suoni o strumenti scompaiono.

izotope ozone imager

6. Creazione del Master

Siamo arrivati alla fase finale, ovvero alla creazione del Master. Essenzialmente non ci resta che utilizzare un Limiter per poter alzare il volume generale del brano senza che il segnale superi lo 0dB, e vada quindi in distorsione. Il volume finale che il nostro brano dovrà avere, dipenderà da molti fattori, tra cui il genere musicale, e se dovrà essere pubblicato su Spotify, iTunes o altre servizi di streaming, oppure stampato su CD o Vinile.

Per controllare il valore di LUFS, decibel RMS, e altri parametri con precisione, puoi utilizzare un Meter come il WLM Plus di Waves o INSIGHT di iZotope.

In questo articolo abbiamo parlato dei valori da utilizzare sulle varie piattaforme streaming. Per sapere esattamente quali valori sono importanti per il Mastering, ti consiglio di leggere questo articolo: Come fare il Mastering per iTunes, SoundCloud, Spotify e Youtube.

Conclusioni

Abbiamo visto cos’e il Mastering, quali sono le fasi da seguire per creare un Mastering Professionale, e perché è cosi importante. Per ottenere un prodotto finale professionale, è fondamentale prestare attenzione ad ogni fase del processo di creazione, dalla produzione al mixing, evitando di delegare la risoluzione dei problemi nelle fasi finali.

Il segreto di un ottimo mastering sta nella buona riuscita di tutte le fasi precedenti. Per aiutarti in questo processo, abbiamo creato un video tutorial dedicato esclusivamente al Mastering con iZotope Ozone.

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