10 Stupidi Errori da evitare in Studio di Registrazione

10 Stupidi Errori da Evitare in Studio di RegistrazioneAnche se segui tutte le regole della Produzione Musicale alla lettera, non ci sono garanzie che riuscirai ad avere un suono pulito ed incisivo. Tuttavia, se ti ritroverai a compiere anche solo uno di questi Stupidi Errori che la maggior parte dei Produttori Musicali commette, avrai sicuramente dei problemi.

Il primo passo per non commettere questi errori, è quello di sapere della loro esistenza. Ecco la lista dei 10 Stupidi Errori da evitare in Studio di Registrazione.

1. Usare l’algoritmo di Time Stretching sbagliato

Usare il Time Stretch su un loop o su una registrazione non è un problema, ma lo diventa se non si sa come lavora questo algoritmo. Il Time Stretching funziona molto bene nel preservare i transienti di loop ritmici, ma è facile trasformare una bella melodia in un pasticcio e rovinare tutto. La cosa più irritante è che ci vogliono proprio pochi secondi: è sufficiente selezionare l’algoritmo più adatto in base al tipo di materiale audio e il tuo software penserà al resto. Il giusto algoritmo di Time Stretching ti permetterà di preservare la naturalezza del suono originale.

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2. Creare un Master ultra compresso

La guerra al loudness non è ancora finita, ma non per questo è un bene pompare tutto al massimo senza curarsi delle dinamiche. In alcuni generi musicali è importante raggiungere un buon livello di RMS, ma non significa che si può risolvere tutto con un limiter, perché inevitabilmente si introdurrà una distorsione. Può essere difficile riconoscere una distorsione su Monitor Audio piccoli, per questo puoi confrontare il tuo suono su diversi impianti o cuffie.

Non è facile controllare in modo efficace la dinamica di un disco ed è per questo che abbiamo creato il video corso Logic Pro X Mix e Mastering, dove puoi scoprire tutte le tecniche di Mastering per ottenere il massimo dalla tua musica senza commettere errori da principiante.

3. Utilizzare materiale audio di scarsa qualità

In pochi ammetteranno di aver campionato un brano scaricato da Youtube, ma la verità è che lo fanno in molti. Ed è all’ordine del giorno. Posso capire se si vuole campionare un elemento non reperibile altrove, come un parlato, o un canto tipico del sudafrica, ma per ottenere brani di alta qualità, devi usare samples di alta qualità. I giovani produttori sono abituati ad ascoltare musica sul cellulare e su un computer portatile, e non sanno nemmeno che esiste la perdita di dati sui file compressi. Sono semplicemente abituati a questa qualità. Quindi se vuoi tonnellate di librerie con sample ad alta qualità Wav 24bit, li puoi trovare qui.

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4. Utilizzare samples non intonati

Se non conosci la teoria musicale, intonare i samples può essere difficile. E chi ascolterà il disco non se ne accorgerà? Se non vuoi iscriverti ad un corso di armonia e di ear training, ecco cosa succederà: trascorrerai anni e anni di pratica continuando a commettere errori per raggiungere alla fine una conoscenza appena sufficiente. Se non vuoi studiare, puoi comunque iniziare ad esercitare il tuo orecchio con qualche software di ear training, e studiare armonia accedendo ad una delle tante offerte presenti sul web. Inoltre, tecnicamente, puoi utilizzare dei plugin che ti aiuteranno ad analizzare il materiale audio ed indirizzarti verso una corretta intonazione, come Vengeance- Sound Scope Photosounder Spiral.

5. Usare troppi suoni

Chiaramente può essere una scelta artistica, ma usare troppi suoni può creare confusione. Se stai usando molte tracce nel tuo brano è molto facile ottenere un disco disordinato. La maggior parte del tuo pubblico fruisce la musica online attraverso lo smartphone o un computer portatile, e lo fa spesso in modo distratto senza cogliere i tanti dettagli di una produzione complessa. Per questo se usi molte tracce, cerca di utilizzare submix e gruppi, e di mixare tutto ad un livello superiore per semplificare la tua produzione e dare più solidità al tuo disco, come spiegato nel Video Corso Logic Pro X Mix e Mastering.

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6. Non mixare bene le voci

La maggior parte dei produttori tende a mixare la voce come un qualsiasi altro strumento. Ma la voce non è uno strumento come un altro. Deve stare al di sopra degli altri per essere intelligibile. La compressione parallela può aiutarti a rafforzare le tracce di voce ma puoi correre il rischio di perdere l’impatto dinamico, rendendo il testo e la melodia difficili da decifrare. Per non parlare dei cori, che se non vengono allineati alla perfezione danno luogo ad effetti come il detuning. Imparare a mixare correttamente le voci può fare la differenza.

7. Basse frequenze impastate

Lavorare sulle frequenze basse può essere difficile, soprattutto se si utilizzano Monitor Audio con poca risposta nel range sotto i 100hz o se si lavora in una stanza piccola. Un basso che è poco presente e difficile da interpretare in un mix, è un segno rivelatore di un mix amatoriale, quindi vale la pena controllare i tuoi mix in cuffia e su diversi impianti per non avere brutte sorprese. Utilizzare filtri low cut sotto i 150hz sugli strumenti che non utilizzano questo range di frequenze ed utilizzare in modo intelligente Eq e Compressore su cassa e basso, possono aiutarti a far respirare il tuo Mix.

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8. Enfatizzare troppo le frequenze alte

Non c’è nulla di più fastidioso per l’orecchio umano delle alte frequenze e le sue armoniche. Il modo migliore per verificare che non si siano aumentate troppo le frequenze alte è quello di utilizzare un plugin con un analizzatore di spettro come il Channel Eq di Logic Pro X, o il plugin freeware SPAN o il professionale iZotope Ozone. Grazie a questi plugin puoi confrontare le frequenze alte del tuo disco con un disco di riferimento.

9. Aumentare troppo l’immagine stereo

La stereofonia è importante, ma come in tutte le cose ci vuole il giusto equilibrio. Quando scegli il collocamento dei tuoi strumenti nel panorama stereofonico, devi cercare di non esagerare, altrimenti l’unico effetto che otterrai sarà la perdita di presenza, con il rischio di introdurre problemi di fase. Cercare di ottenere un immagine ultra-wide non rende migliore un disco, tanto vale rispolverare le classiche tecniche di mixaggio per ottenere un suono più cattivo e moderno.

10. Dimenticarsi di testare le tracce in mono

Molti setup audio, come i piccoli gadget per smartphone, ma talvolta anche i grandi impianti, sommano il segnale da stereo in mono. Normalmente questo non è un problema, a meno che tu non abbia usato qualche trucco per aumentare l’immagine stereo del tuo brano. Quando infatti viene sommato in mono, il segnale processato genera una cancellazione delle frequenze in opposizione di fase, riducendo il volume di un suono, oltre a creare fastidiosi effetti collaterali. Così, un brano che suonava bene in cuffia, suonerà in modo terribile su un impianto mono.

Assicurati di testare il tuo brano in mono attraverso il plugin Direction Mixer di Logic Pro X e di utilizzare le tecniche spiegate nel Video Corso di Mix e Mastering, per trovare il giusto bilanciamento stereo e mantenere allo stesso tempo la compatibilità mono.

 

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